Bing: il canale online per il B2B. Come utilizzarlo e perché può essere efficace
Tutti sappiamo che è Google a dominare la scena, quando si parla di motori di ricerca e strategie digitali. Esiste però un altro canale rilevante per le aziende che operano nel B2B: Bing. Spesso sottovalutato, Bing non è solo “l’altro motore di ricerca”, ma uno spazio strategico in cui le PMI possono ottenere maggiore visibilità, lead qualificati e ritorni più misurabili, anche con budget limitati.
A renderlo interessante sono diversi fattori: una base utenti composta da professionisti e decision-maker, costi per clic più contenuti rispetto a Google Ads e un’integrazione diretta con LinkedIn, la piattaforma business per eccellenza. A questi si aggiunge il potenziale delle nuove tecnologie AI, come l’integrazione con ChatGPT, che apre nuove possibilità per intercettare ricerche ad alto valore.
A seguire, spieghiamo perché Bing va considerato un canale efficace per il marketing B2B e come le PMI possono sfruttarlo al meglio per rafforzare la propria presenza digitale, generare lead e diversificare i canali di acquisizione.
Perché considerare Bing nella tua strategia B2B digitale
Qualità dell’audience: meno generalista, più professionale
Bing non ha mai cercato di competere con Google sul piano dei numeri assoluti. La sua forza risiede piuttosto nella qualità dell’audience: una base utenti composta in larga parte da professionisti, dirigenti, manager e imprenditori, spesso operativi in contesti corporate. Numerosi studi confermano che gli utenti Bing hanno in media un’età più alta, un potere d’acquisto superiore e una maggiore propensione alla ricerca di soluzioni complesse - una combinazione ideale per il mondo B2B. Per una PMI, significa poter raggiungere direttamente i decisori d’acquisto, evitando la dispersione tipica di altri canali. Questa qualità del traffico si traduce ovviamente in una maggiore probabilità di generare lead qualificati e richieste concrete.Concorrenza più bassa negli Ads, che porta a maggiore visibilità
Un altro vantaggio concreto per le PMI è la minore competitività delle aste pubblicitarie. Su Bing, il costo per clic (CPC) è generalmente più basso rispetto a Google Ads, anche nei settori tecnologici e professionali. Ciò consente di massimizzare la visibilità anche con budget limitati, ottenendo performance spesso superiori in termini di ROI. In un contesto B2B dove il ciclo di acquisto è lungo e il contatto qualificato conta più del volume, Bing è quindi una scelta strategica per chi vuole emergere senza sovra-investire.L’integrazione con LinkedIn: targeting di precisione
Uno degli elementi più innovativi dell’ecosistema Bing è la sinergia con LinkedIn, resa possibile dalla piattaforma Microsoft Advertising. Ciò consente di creare campagne che utilizzano dati reali e aggiornati dei profili professionali, per raggiungere il proprio pubblico ideale in modo molto più mirato. Le aziende possono selezionare i destinatari in base a:- Nome dell’azienda.
- Settore industriale.
- Funzione lavorativa o ruolo decisionale.
Il vantaggio dell’early adoption
Nonostante queste potenzialità, molte aziende italiane non hanno ancora integrato Bing nella propria strategia digitale. L’opportunità è quindi preziosa: c’è oggi la reale possibilità di posizionarsi prima dei competitor, intercettare nicchie meno presidiate e costruire autorevolezza in un contesto meno saturo. L’early adoption in un canale emergente come Bing permette di testare, apprendere e migliorare prima che l’affollamento aumenti, proprio come è accaduto per altri canali oggi mainstream (Google in primis). Per le PMI più lungimiranti, il momento di agire è adesso.Come utilizzare Bing per attrarre nuovi clienti in ambito B2B
Bing Ads e Microsoft Advertising
La piattaforma pubblicitaria di Bing – oggi Microsoft Advertising – offre strumenti avanzati per costruire campagne su misura per il B2B. Il processo di setup è simile a quello di Google Ads, ma con possibilità uniche per le PMI che operano in contesti professionali. Abbiamo accennato al fatto che la vera forza risiede nella segmentazione basata su dati LinkedIn, e nella possibilità di creazione di inserzioni indirizzate a:- Ruoli aziendali specifici (es. Marketing manager, CTO, responsabili acquisti).
- Settori industriali di riferimento (es. Manifatturiero, ICT, logistica).
- Aziende target, anche con una logica di account-based marketing.
- Scegliere parole chiave molto mirate, preferendo le cosiddette exact match.
- Scrivere copy chiari, professionali e orientati al valore, con una CTA visibile.
- Testare più formati: dagli annunci espansi alle estensioni di chiamata, fino ai form di contatto integrati (se disponibili).
Bing Places for Business: presenza locale B2B
Per le PMI con una sede fisica o un presidio territoriale, Bing Places for Business è lo strumento ideale per rafforzare la visibilità a livello locale. Gratuito e semplice da configurare, questo strumento digitale consente di creare una scheda aziendale completa con:- Indirizzo, orari, contatti e descrizione dell’attività.
- Logo e immagini professionali.
- Collegamento al sito e alle piattaforme social.