19 Novembre 2020

Presidiare la piattaforma social LinkedIn destinata agli utenti professionali è ormai fondamentale per le aziende B2B (o B2B4C) così come per i professionisti e, in molti casi, anche per le startup. LinkedIn è inoltre fruibile da aziende e imprese trasversali per portata, dimensione e settore.

Ciò che tuttavia è indispensabile, nel momento in cui si approccia questo social network, è costruire un profilo ottimale che permetterà di sviluppare reti di contatti professionali non solo virtuose e in linea con le proprie competenze, ma anche fruttuose dal punto di vista del business.

Ma come si costruisce un profilo ottimale su LinkedIn?

Secondo la guida messa a disposizione degli utenti dalla stessa piattaforma, è innanzitutto fondamentale tenere a mente che il profilo LinkedIn va inteso come una landing page professionale che permette la gestione del proprio personal brand. Questo significa che servirà a far capire chi si è, cosa si fa e anche come lo si fa, così come quali sono i valori e i principi che guidano la propria attività professionale e i propri interessi. In pratica, il profilo LinkedIn è una sorta di storyboard personale progettato per raccontare la propria attività lavorativa.

Gli obiettivi di un profilo LinkedIn

Gli obiettivi di un profilo su LinkedIn possono essere riassunti come segue:

  • Gestione del proprio personal brand: con la definizione e lo sviluppo della percezione di sé da parte di altri professionisti attraverso la descrizione di competenze, esperienze e qualifiche.
  • Creazione di opportunità professionali: calibrate sui propri skill, che pertanto dovranno essere descritti al meglio. Va infatti tenuto presente che, attualmente, questo social network è considerato focale nella ricerca di nuovi profili da parte dei team HR delle aziende.
  • Costruzione di network e tracciamento delle milestone professionali: LinkedIn permette di descrivere e condividere i traguardi professionali raggiunti, così da mostrare e “sponsorizzare” il proprio talento ad altri membri della community.

Qualche consiglio per creare un profilo LinkedIn perfetto

Ora che abbiamo esplorato più in dettaglio cos’è LinkedIn e quali sono i suoi obiettivi principali, entriamo nel merito della creazione del profilo.

Come operare al meglio per dare vita a un profilo LinkedIn che possa davvero generare risultati soddisfacenti per un professionista?

Ecco i consigli chiave secondo il support center della piattaforma.

  • Attenzione alla scelta della foto: su LinkedIn, è sempre meglio optare per una foto che esalti l’aspetto della professionalità. Dovrà essere chiara e di buona qualità, così da essere notata in mezzo a una miriade di altri profili. Secondo le statistiche, un profilo con una foto di buon livello ha 21 volte più opportunità di essere notato rispetto a profili che non mostrano alcuna immagine.
  • Immagine di background: LinkedIn non prevede soltanto la presenza di una foto del profilo, ma anche di un’immagine di background. Si suggerisce di personalizzare anche questo aspetto della propria pagina, utilizzando una foto o un visual che sia in linea con il profilo.
  • L’importanza dell’headline: nel momento in cui crea un profilo, l’headline viene prodotta sulla base delle posizioni lavorative aggiunte dall’utente. Se è inconsistente o insufficiente per comunicare la propria identità, è sempre opportuno modificarla e personalizzarla: è la frase che chi consulta il profilo vedrà per prima, ed è dunque centrale per offrire un’idea chiara di chi si è.
  • Il summary: si tratta di una sorta di breve riassunto della propria identità professionale, competenza ed esperienza in ambito lavorativo. Dovrebbe esprimere la missione, la motivazione e gli skill del professionista in uno, massimo due brevi paragrafi. Un’altra buona strategia per compilare questa sezione consiste nell’utilizzare il classico punto elenco.
  • Le posizioni lavorative: non è necessario che il profilo LinkedIn includa tutti i lavori svolti, specialmente se tra questi ve ne sono alcuni che non più in linea con le proprie ambizioni professionali. Meglio invece concentrarsi sulle posizioni che ha un senso promuovere alla luce di ciò che si desidera ottenere dalla piattaforma o dei propri progetti futuri.
  • Mai sottovalutare l’eduzione accademica: i profili LinkedIn includono anche un’accurata sezione dedicata all’educazione del professionista. È sempre bene compilarla con attenzione e in toto, così da garantire un’ottima panoramica sotto l’aspetto della formazione, un dettaglio considerato molto importante nella scelta di un candidato.
  • Le raccomandazioni: particolarmente degna di nota è la funzione di LinkedIn che consente di richiedere raccomandazioni e valutazioni scritte sul proprio operato da parte di altri membri del network. Si tratta di un passaparola digitale che ha decisamente peso nella selezione di una risorsa o nella valutazione delle sue abilità e non andrebbe mai sottovalutato, al contrario.

Mai smettere di aggiornarsi (e di aggiornare)

Per concludere questa panoramica, suggeriamo di includere nel proprio profilo anche i corsi di LinkedIn Learning eventualmente completati, i webinar e i convegni a cui si è partecipato, i risultati raggiunti realizzando progetti o dando vita a collaborazioni con altri utenti.

Creare un profilo LinkedIn adeguato è centrale, certo, ma altrettanto lo è mantenere viva l’attenzione degli utenti con aggiornamenti regolari e azioni di ampliamento del proprio network di contatti: maggiore sarà il numero di persone che ascolteranno ciò che hai da raccontare, migliore sarà la tua possibilità di creare nuove e fruttuose partnership.

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