Nuovi motori di ricerca: le alternative a Google che vale la pena conoscere

Google è, per (quasi) tutti, il primo termine che viene in mente quando si parla di ricerche online. E non è un caso: con oltre l’80% del market share globale, il colosso di Mountain View è da anni sinonimo stesso di “cercare sul web”. Tuttavia, esistono motori di ricerca alternativi che, pur con quote di mercato più contenute, continuano a conquistare milioni di utenti ogni giorno grazie a caratteristiche uniche e a un posizionamento mirato. Dalla privacy assoluta di DuckDuckGo all’integrazione con l’intelligenza artificiale di Bing, passando per il dominio di Yandex in Russia, queste piattaforme offrono approcci diversi al tema della ricerca online. In un momento storico in cui i comportamenti digitali si evolvono rapidamente, esplorare i nuovi motori di ricerca diventa dunque un’opportunità per scegliere con maggiore consapevolezza dove e come reperire le informazioni.

Google non è l’unica opzione: panoramica del mercato dei motori di ricerca

Abbiamo spiegato che, nonostante Google mantenga una posizione dominante nel panorama delle ricerche online - con una quota di mercato globale che si attesta intorno all’89,66% su tutte le piattaforme - esistono alternative che stanno guadagnando terreno, offrendo funzionalità distintive e rispondendo a esigenze specifiche degli utenti. Secondo i dati di StatCounter, la distribuzione delle market share dei motori di ricerca a livello mondiale è la seguente, pur considerando che queste percentuali si modificano (anche se in termini moderati) pressoché in tempo reale: 
  • Google: 89,66%
  • Bing: 3,88%
  • Yandex: 2,53%
  • Yahoo!: 1,32%
  • DuckDuckGo: 0,84%
  • Baidu: 0,72%
In generale, i dati sopra riportati evidenziano come, sebbene la grande G sia ancora la leader indiscussa, sono oggi disponibili motori di ricerca alternativi a Google che raccolgono una fetta significativa di utenti a livello globale. È comunque importante sottolineare che la distribuzione delle quote di mercato varia anche in base al dispositivo utilizzato:
  • Desktop: Google (79,35%), Bing (11,73%), Yandex (2,97%), Yahoo! (2,93%), DuckDuckGo (1,07%) .
  • Mobile: Google domina con il 93,88%, seguito da Yandex (2,38%) e Bing (0,84%) .
Queste diversità indicano come le preferenze degli utenti possano differire in base al contesto d’uso, aprendo spazi per nuovi motori di ricerca che meglio si adattano a specifiche esigenze. Infine, vale la pena ricordare che le preferenze per i motori di ricerca cambiano significativamente anche a livello geografico:
  • Europa: Google (91,06%), Bing (3,79%), Yandex (2,99%)
  • Nord America: Google (88,58%), Bing (7,07%), Yahoo! (2,23%)
  • Asia: Google (90,3%), Bing (2,41%), Yandex (2,38%), Baidu (1,92%)
  • Cina: Baidu è il leader con il 51,45%, seguito da Bing (30,71%)
  • Russia: Yandex domina con una quota significativa, superando Google in popolarità
Di nuovo, siamo di fronte a differenze che sottolineano l’importanza di considerare motori di ricerca più usati in specifici mercati, soprattutto per strategie di marketing e SEO localizzate.

Bing: l’alternativa più forte a Google

Tra i motori di ricerca alternativi a Google, Bing si distingue come la proposta più solida in termini di diffusione, continuità di sviluppo e funzionalità avanzate. Secondo i dati più recenti, detiene una quota di mercato globale del 3,88% su tutte le piattaforme, che sale all’11,73% nel solo ambito desktop - dove si dimostra il principale concorrente di Google. Il suo punto di forza risiede nell’integrazione completa nell’ecosistema Microsoft. Bing è il motore di ricerca predefinito nei browser Edge e Internet Explorer, nei dispositivi Windows e negli assistenti vocali Microsoft (come Cortana). Questa presenza capillare, unita alla sincronizzazione con servizi come Outlook, OneDrive e Microsoft 365, lo rende una scelta quasi naturale per milioni di utenti e aziende nel mondo business. Dal 2023, Bing ha inoltre accelerato sul fronte dell’innovazione, introducendo una potente integrazione con l’intelligenza artificiale generativa tramite Microsoft Copilot, basato su tecnologie OpenAI. In questo modo, gli utenti possono ottenere risposte conversazionali, riassunti, analisi e suggerimenti avanzati direttamente all’interno della pagina dei risultati. Particolarmente apprezzate sono anche le sue funzioni per la ricerca visiva e multimediale, considerate tra le più complete sul mercato. A livello di pubblicità, la piattaforma Bing Ads (oggi parte di Microsoft Advertising) offre un’alternativa interessante a Google Ads, spesso con un costo per clic più contenuto e una concorrenza meno aggressiva. Lato SEO, Bing presenta logiche di indicizzazione e ranking simili a quelle di Google, ma con alcune differenze: attribuisce maggiore peso alla pertinenza semantica dei contenuti, ai meta tag e all’uso coerente delle keyword. Inoltre, privilegia siti tecnicamente ben strutturati ma con un approccio più diretto e informativo. Infine, è utile ricordare che anche Yahoo! utilizza il motore di Bing per restituire i propri risultati di ricerca: un accordo storico che consente a Microsoft di ampliare ulteriormente la propria base utenti, pur rimanendo “dietro le quinte”.

DuckDuckGo: privacy al primo posto

Tra i motori di ricerca alternativi a Google, DuckDuckGo è quello che ha saputo costruire il proprio posizionamento più distintivo: quello della privacy assoluta. Nato con l’obiettivo di proteggere gli utenti dalla tracciabilità online, il motore ha conquistato una base solida di sostenitori in Europa e negli Stati Uniti, dove la sensibilità verso il tema dei dati personali è in costante crescita. Il principio fondante di DuckDuckGo è tanto semplice quanto rivoluzionario: nessuna raccolta di dati, nessuna profilazione, nessuna pubblicità mirata. Le ricerche non vengono memorizzate, la cronologia non è conservata, e i risultati non sono quindi influenzati dalle abitudini precedenti dell’utente. Tale approccio garantisce una visione neutra e trasparente delle informazioni, lontana dalle cosiddette “bolle di filtro” che spesso caratterizzano Google e altri big player. Dal punto di vista funzionale, DuckDuckGo offre un’interfaccia essenziale e intuitiva, arricchita da un’estensione browser che blocca i tracker di terze parti e forza il caricamento in HTTPS dei siti, migliorando ulteriormente la sicurezza della navigazione. Nonostante una quota di mercato ancora contenuta (circa 0,84% a livello globale), il motore registra oltre 100 milioni di query mensili e una crescita costante negli ultimi anni. In ottica SEO, questo significa che i contenuti devono essere valutati in base alla loro reale rilevanza e qualità, senza l’intermediazione di fattori comportamentali o di personalizzazione: un’opportunità interessante per le aziende che puntano su una comunicazione trasparente e orientata al valore, anziché sulla sola performance algoritmica.

Yandex: il gigante russo con ambizioni globali

Yandex è il principale motore di ricerca alternativo a Google in Russia e in diversi Paesi dell’Europa orientale. Con una quota di mercato che supera il 49% nel proprio territorio e un valore globale pari al 2,53%, Yandex è un vero e proprio ecosistema digitale, paragonabile a Google per ampiezza di servizi e integrazioni. Il suo successo si basa su tecnologie proprietarie sviluppate per gestire in modo efficace le specificità linguistiche e culturali del pubblico russofono. L’algoritmo di Yandex, ad esempio, gestisce meglio la morfologia complessa del russo e valorizza la localizzazione geografica, restituendo risultati estremamente pertinenti su base regionale. Sul fronte della privacy, Yandex applica regole meno restrittive rispetto a DuckDuckGo, ma offre comunque controlli chiari su tracciamento e personalizzazione dei risultati. L’interfaccia, simile a quella di Google, integra servizi aggiuntivi come meteo, notizie e mappe locali, migliorando l’esperienza utente. Per le aziende che operano o intendono espandersi in Russia, Kazakhstan, Bielorussia o Armenia, ottimizzare la propria presenza su Yandex è quindi fondamentale. Dal punto di vista della SEO, significa adattare contenuti e struttura tecnica del sito a criteri specifici: attenzione alla lingua, all’hosting (preferibilmente locale), all’utilizzo di Yandex Metrica (l’analogo di Google Analytics) e alla compatibilità con strumenti di indexing propri.

Altri motori di ricerca alternativi a Google da tenere d’occhio

Oltre a Bing, DuckDuckGo e Yandex, esistono ulteriori motori di ricerca alternativi a Google che, pur con quote di mercato più ridotte, rispondono a esigenze molto specifiche. Yahoo!, alimentato dai risultati di Bing, mantiene una presenza significativa negli Stati Uniti grazie alla sua natura di portale informativo con servizi integrati (mail, finanza, news). Baidu domina invece il mercato cinese, anche se la sua rilevanza è limitata fuori dai confini nazionali per via della lingua e della censura. In Europa cresce invece l’interesse per motori che uniscono performance e valori etici. Ecosia, ad esempio, utilizza i profitti generati dalle ricerche per finanziare progetti di riforestazione: una scelta apprezzata dagli utenti sensibili all’ambiente. Qwant e Startpage, invece, puntano su privacy e neutralità dei risultati: il primo è sviluppato in Francia, il secondo utilizza l’indice di Google ma senza tracciamento. Più di nicchia, ma comunque interessanti, sono anche Ask.com, focalizzato su domande e risposte, e Yep.com, che sperimenta un modello in cui i ricavi pubblicitari vengono redistribuiti ai creator di contenuti. Infine, stanno emergendo nuovi motori di ricerca AI-based come Perplexity e You.com, progettati per offrire risposte conversazionali, riassunti dinamici e maggiore interazione semantica, mostrando un trend in evoluzione che potrebbe cambiare radicalmente il modo in cui cerchiamo (e troviamo) informazioni online.

Quando e perché considerare alternative a Google

Scegliere motori di ricerca alternativi a Google può dimostrarsi una leva strategica per aziende e professionisti che vogliono differenziarsi in un mercato sempre più competitivo. Tra i principali vantaggi ricordiamo: maggiore attenzione alla privacy, minori costi pubblicitari (come nel caso di Bing Ads), possibilità di intercettare traffico qualificato da nicchie specifiche e maggiore visibilità in mercati geolocalizzati - pensiamo a Yandex in Russia o Baidu in Cina. Queste alternative si rivelano particolarmente efficaci per brand internazionali, realtà B2B, aziende che operano in settori ad alta concorrenza o con un forte posizionamento valoriale (come nel caso di sostenibilità o data protection). Anche le PMI possono ovviamente beneficiarne, adottando una strategia SEO multicanale che non si limiti a Google ma tenga conto delle peculiarità di ogni motore. In Naxa, possiamo aiutarti a definire una strategia di digital marketing globale, efficace e omnicanale, che valorizzi al meglio ogni opportunità di visibilità online. Contattaci per scoprire quali canali presidiare, come ottimizzare i tuoi contenuti su più motori di ricerca e raggiungere il pubblico giusto, ovunque esso sia.