Come costruire una go-to-market strategy efficace con il framework MOVE
Cicli sempre più brevi, incertezza crescente, competizione globale: è così che potremmo riassumere il complesso mercato attuale. È dunque facile comprendere perché le aziende – specialmente quelle già ben strutturate – non possano più permettersi strategie di go-to-market generiche o poco allineate con l’esecuzione quotidiana: servono invece modelli che coniughino visione strategica e operatività concreta, necessarie a guidare la crescita, supportare l’espansione e abilitare la scalabilità.
Il framework MOVE nasce con questo obiettivo: offrire uno strumento pratico per costruire e implementare una go-to-market strategy realmente eseguibile. Strutturato attorno a quattro dimensioni - Market, Operations, Velocity, Expansion - MOVE consente di allineare obiettivi di business, processi interni e azioni commerciali, adattandosi ai diversi livelli di maturità aziendale.
A seguire, analizziamo in dettaglio ciascun pilastro del framework, ne vediamo l’applicazione concreta lungo le fasi di sviluppo dell’impresa (startup, growth, scale-up, maturity) e offriamo alcuni strumenti operativi per trasformare MOVE in un acceleratore reale di execution GTM.
Cos’è il framework MOVE e perché è utile per costruire una GTM strategy operativa
Per molte aziende, definire una strategia di go-to-market significa ancora oggi muoversi tra modelli teorici, presentazioni strategiche e documenti che spesso restano scollegati dalla realtà operativa. Il framework MOVE colma questa distanza offrendo un approccio concreto, modulare e scalabile alla costruzione di strategie GTM. MOVE si basa su quattro dimensioni fondamentali, ciascuna associata a una domanda operativa chiave:- Market – Chi dobbiamo raggiungere?
- Operations – Cosa ci serve per operare efficacemente?
- Velocity – Quando e come possiamo scalare?
- Expansion – Dove possiamo crescere di più?
MOVE in azione: costruire una go-to-market strategy passo dopo passo
Il valore del framework MOVE risiede nella sua concretezza: ciascuna dimensione corrisponde a un’area d’azione precisa e a un set di attività che possono essere messe a terra in tempi brevi. Di seguito, vediamo come applicare ciascun pilastro alla costruzione di una go-to-market strategy realmente operativa.M – Market: chi dobbiamo raggiungere?
Il primo passo è chiarire quale mercato è effettivamente accessibile per l’azienda. È fondamentale in questo caso distinguere tra TAM (Total Addressable Market), ossia l’intero mercato teorico, e TRM (Total Relevant Market), ovvero la porzione di mercato che può essere realisticamente servita in funzione delle risorse disponibili, del posizionamento e dei vincoli operativi. Una volta delimitato il perimetro, il secondo passaggio consiste nella definizione dell’Ideal Customer Profile (ICP). Oltre ai dati anagrafici dell’azienda target, l’ICP include parametri firmografici (settore, dimensione, geografia), tecnografici (tool e piattaforme già in uso) e comportamentali (es. velocità nel ciclo d’acquisto, approccio all’innovazione). La segmentazione va quindi affinata per intento: individuare chi sta già cercando soluzioni simili, usando dati di prima o terza parte, consente di prioritizzare le azioni con maggior probabilità di conversione.- Attività concreta: crea una mappa dei segmenti prioritari con un sistema di scoring che combini potenziale di spesa, fit strategico e segnali di interesse. Affianca a questo lavoro lo sviluppo di buyer personas realistiche e validate, costruite con dati reali e insight qualitativi raccolti da team marketing e sales.
O – Operations: come possiamo operare in modo efficace?
Il pilastro operativo del framework MOVE mira a costruire un’infrastruttura interna robusta, integrata e orientata al risultato. Per molte aziende, ciò significa uscire da una logica dipartimentale e implementare un modello di Revenue Operations (RevOps), dove marketing, vendite e customer success condividono processi, strumenti e obiettivi. Il primo passaggio è la mappatura dei processi esistenti lungo tutto il customer journey: identificare i colli di bottiglia, le ridondanze, i passaggi poco tracciabili. Il secondo è la possibile standardizzazione e automazione dei flussi di lavoro, soprattutto nei momenti di transizione tra reparti (ad esempio: passaggio da MQL a SQL a cliente attivo). Strumenti chiave come CRM, piattaforme di marketing automation e tool di BI devono essere integrati e costruiti su una base dati condivisa. Senza coerenza nei dati, non può esserci esecuzione efficace.- Attività concreta: definisci le metriche critiche (es. CAC, LTV, conversion rate per stadio di pipeline), crea dashboard condivise tra i team e formalizza le procedure operative attraverso playbook e manuali interni. Il tutto dovrà supportato da un tech stack coerente e scalabile.
V - Velocity: quando e come scalare?
Una volta costruita l’infrastruttura, il focus si sposta sulla velocità di esecuzione e sull’enablement dei team. Ricorda che scalare non significa solo “fare di più”, ma fare meglio, più velocemente e in modo replicabile. Il primo fattore abilitante è il people ramp: processi di onboarding strutturati e materiali formativi aggiornati riducono il time-to-productivity dei nuovi ingressi. Allo stesso tempo, i team già attivi devono essere messi nelle condizioni di agire con coerenza, utilizzando messaggi e value proposition allineati. È qui che entra in gioco la creazione di playbook condivisi tra marketing e vendite: documenti agili ma chiari, che esplicitano i punti di forza dell’offerta, gli script consigliati, le obiezioni più frequenti e i materiali da usare in ogni fase.- Attività concreta: implementa un programma di training continuo, con cadenze regolari (mensili o trimestrali) e accompagnato da momenti di review collettiva dei risultati. Monitora e ottimizza i tempi medi di conversione tra uno stadio e l’altro del funnel e individua i colli di bottiglia che rallentano la crescita.
E - Expansion: dove possiamo crescere di più?
Una strategia di go-to-market completa integra un piano sistematico di espansione dei mercati e dei segmenti. L’obiettivo è moltiplicare le fonti di crescita, scegliendo con lucidità dove investire risorse. La prima azione consiste nell’identificare le aree ad alto potenziale, analizzando dati di performance, segnali di domanda latente e cluster di clienti che mostrano comportamenti affini a quelli già acquisiti. Da qui si può valutare se espandere su nuove geografie, canali distributivi o linee di offerta. In questa fase è cruciale adottare un approccio sperimentale: nessuna espansione dovrebbe partire su larga scala senza un test controllato, che consenta di validare l’interesse del mercato e il ritorno dell’investimento.- Attività concreta: esegui test A/B su nuove value proposition, canali o segmenti, monitorando indicatori come conversion rate, costi di acquisizione e tempo medio alla chiusura. Al termine del test, esegui un’analisi comparativa dei risultati e decidi se scalare, modificare o interrompere.
Applicazione del framework MOVE per le diverse fasi di crescita aziendale
Uno dei punti di forza del framework MOVE è la sua flessibilità strutturata: ogni dimensione può infatti essere modulata e applicata in funzione del livello di maturità dell’azienda. Dalla startup alla fase di consolidamento, MOVE guida l’evoluzione delle strategie GTM adattandosi alle priorità e alle risorse disponibili in ogni momento.Startup
L’obiettivo principale è validare rapidamente il prodotto e trovare un primo market fit.- Market: costruzione di un ICP minimo e raccolta feedback diretti con interviste e test rapidi.
- Operations: processi snelli, strumenti leggeri, massima tracciabilità.
- Velocity: onboarding rapido, sperimentazione su canali e messaggi.
- Expansion: primi test su referral, community e canali indiretti.
Growth
È necessario consolidare ciò che funziona e iniziare a strutturare la macchina commerciale.- Market: ICP più definito, segmentazione più accurata, lead scoring.
- Operations: introduzione di CRM evoluti e dashboard KPI.
- Velocity: allineamento dei team su playbook condivisi.
- Expansion: test su nuovi canali e iniziative di up-sell/cross-sell.
Scale-up
L’azienda è pronta a scalare in modo controllato e replicabile.- Market: espansione su nuovi cluster e territori.
- Operations: RevOps formalizzato, tech stack integrato.
- Velocity: workflow automatizzati, formazione scalabile.
- Expansion: apertura di nuovi mercati e partnership strategiche.
Maturity
Il focus si sposta su ottimizzazione, innovazione e difesa del mercato.- Market: ascolto continuo (survey, NPS, AI insight).
- Operations: governance avanzata, progetti di continuous improvement.
- Velocity: cultura dell’innovazione e miglioramento continuo.
- Expansion: diversificazione di prodotti, canali e linee di business.