3 Ottobre 2023

Immaginate la scena: una ragazza è immobile, alla scrivania, intenta a fissare un punto qualsiasi del monitor che, magari, è persino spento. Un uomo, in un parco, se ne sta su una panchina a fissare lontano, difficile dire quanto lontano… tra le dita ha una penna, con la quale continua a giocherellare. Una signora elegante, in un bar, fissa il vortice bianco e beige del suo caffellatte: una galassia lenta, con bollicine chiare e pianeti di polvere di caffè.

Può sembrare impossibile, ma queste tre persone stanno facendo tutte la stessa cosa. Stanno vagando con la mente, stanno combattendo con i pensieri in cerca di qualcosa. Tutte e tre stanno cercando un’idea. Anzi, una buona idea.

Se le situazioni sopra descritte ti sono familiari, allora sai perfettamente che cosa significa cercare di trovare, nella propria mente, qualcosa di innovativo, unico, diverso. La soluzione ad un problema… anzi, di più: una soluzione alla quale nessuno ha mai pensato prima.

In questo articolo parleremo proprio di questo: delle idee (quelle buone), di come è possibile incentivarne la nascita e, in particolare, di alcune metodologie che ti potranno aiutare nello sviluppo di nuove idee (con particolare attenzione alle tecniche di brainstorming, delle quali avrai sicuramente già sentito parlare, magari senza dare troppo peso a qualcosa che, invece, meriterebbe molta, molta più attenzione).

Prima di cominciare, però, cerchiamo di gettare alcune fondamentali premesse, a partire dalla risposta alla fatidica domanda: “Ma come vengono in mente le idee?”

 

Indice:

 

Ma come ti è venuto in mente?

 

Ma come ti è venuto in mente?

Le buone idee sono spesso viste come un dono del cielo, qualcosa che arriva all'improvviso e che non si può controllare. Ma in realtà, il processo di ideazione è più complesso di quanto si possa pensare.

Esistono due teorie principali sull'origine delle idee: la prima sostiene che le idee nascano da un vero sforzo mentale, mentre la seconda afferma che le idee provengano da forze al di fuori del nostro controllo.

  • Da un lato, è vero che le idee possono venire in mente in modo spontaneo, senza che ci sia un reale sforzo mentale. Questo è ciò che accade quando ci troviamo in un momento di relax e di apertura mentale, quando la nostra mente è libera di vagare e di associare liberamente idee e concetti.
  • Dall'altro lato, le buone idee non nascono dal nulla. Esse sono il risultato di un processo di elaborazione e di riflessione, che richiede tempo e impegno.

In questo processo, un ruolo importante lo giocano le nostre esperienze, le nostre conoscenze e le nostre convinzioni. Quando ci troviamo di fronte a un problema, la nostra mente cerca di trovare una soluzione che sia coerente con le nostre conoscenze e convinzioni.

Per questo motivo, è importante essere sempre aperti a nuove esperienze e a nuove conoscenze. Più cose sappiamo, più possibilità abbiamo di trovare idee innovative… anzi, generalizzando ancor di più: più “viviamo”, più aumentiamo la possibilità di avere idee. La creatività, infatti, è spesso descritta come il processo tramite cui si collegano tra loro esperienze, concetti e brandelli di conoscenza raccolti durante le proprie esperienze di vita (passeggiate o letture, film al cinema o chiacchierate con amici). I diversi stadi del processo creativo coinvolgono più parti del cervello e la corteccia prefrontale gioca un ruolo preponderante nella scoperta spontanea e libera di nuove relazioni tra i vari concetti.

Proprio per quanto scritto sopra, vi è chi è convito che, per essere creativi, sia importante essere disposti a sperimentare e a rischiare.  

Ecco alcuni suggerimenti per stimolare la creatività e la produzione di buone idee o, meglio ancora, per creare le condizioni necessarie affinché “la magia” possa compiersi.

  • Cerca di essere il più aperto possibile a nuove esperienze. Non aver paura di provare cose nuove e di uscire dalla tua zona di comfort.
  • Esponiti a nuove idee e conoscenze. Leggi libri, articoli, blog e guarda documentari. Partecipa a corsi e workshop.
  • Sperimenta e rischia. Non aver paura di provare cose nuove e di fallire.
  • Condividi le tue idee con gli altri. Il confronto con gli altri può aiutarti a sviluppare e migliorare le tue idee.

 

Una medicina contro i blocchi creativi

I consigli sopra riportati, per quanto possano sembrare “ovvi”, costituiscono un ottimo viatico per la creatività e una vera e propria medicina per i “blocchi creativi”: quei momenti nei quali, nonostante gli sforzi e l’insistenza, la nostra mente sembra proprio non voler collaborare.

Se ti è mai capitato di provare un “blocco creativo”, saprai quanto può essere frustrante (specialmente se dalle tue idee dipendono le sorti di una campagna pubblicitaria, di un’azienda, o di un nuovo servizio in fase di sviluppo). Per fortuna, oltre ai consigli riportati sopra, sono stati compiuti tanti studi alla ricerca di metodologie e pratiche in grado di aiutare il nostro cervello ad essere creativo e, pertanto, a sviluppare idee innovative.

Nel seguente paragrafo parleremo di una delle tecniche forse più famose, il brainstorming. Prima di vedere di che cosa si tratta, come è possibile adoperare questo metodo e quali sono le sue varianti più popolari, dedichiamo poche righe al suo ideatore.

Brainstorming: una medicina per i blocchi creativi

 

Brainstorming: chi lo ha inventato e come funziona?

Il brainstorming è una tecnica di gruppo usata per generare idee innovative e soluzioni creative ai problemi. Inizialmente ideata dal pubblicitario Alex Faickney Osborn nel 1939, la tecnica è stata successivamente sviluppata e perfezionata. Tuttavia, nel 1939 Osborn iniziò a sviluppare metodi “creativi” che aiutassero a risolvere problemi (creative problem-solving): inizialmente sviluppò il concetto di “organized ideation”, ma i partecipanti delle sue sessioni iniziarono a chiamare quei momenti “brainstorm session”. Un termine molto fortunato, che sarebbe stato destinato a durare nel tempo.

L'obiettivo del brainstorming è quello di creare un ambiente in cui le persone si sentano libere di esprimere idee senza essere giudicate. In una sessione di brainstorming, i partecipanti vengono invitati a esprimere qualsiasi idea che venga loro in mente, anche se sembra poco pratica o irrealizzabile. L'idea è di raccogliere il maggior numero possibile di idee, senza limitarsi.

Il brainstorming può essere svolto in gruppo o individualmente. Nei gruppi, un moderatore guida la sessione, mentre i partecipanti sono invitati a parlare e a generare idee. L'importante è che non ci siano giudizi o critiche alle idee proposte. In seguito, le idee raccolte possono essere valutate e selezionate per essere sviluppate ulteriormente.

Il brainstorming è stato reso popolare dal libro "Applied Imagination" di Alex Osborn, pubblicato nel 1953. Nel libro, Osborn descrive il brainstorming come una tecnica per stimolare la creatività e la generazione di idee innovative. Da allora, la tecnica del brainstorming è stata ampiamente utilizzata in molti campi, tra cui il business, l'istruzione, la psicologia e l'arte.

Naturalmente, il brainstorming è un metodo e, come ogni metodo, è limitato, fallace e non adatto a tutti. Ognuno di noi “funziona” in modo diverso, anche nella produzione di idee creative: per questo ci sono tecniche di brainstorming che funzionano per alcuni ma sono del tutto inefficaci per altri.

In linea generale, però, ciò che il brainstorming si propone di fare è qualcosa di cui tutti potremmo, potenzialmente, beneficiare:

Il brainstorming combina un approccio rilassato e informale alla risoluzione dei problemi con il pensiero laterale. Incoraggia le persone a elaborare pensieri e idee che, a prima vista, possono sembrare un po' folli. Alcune di queste idee possono essere trasformate in soluzioni originali e creative a un problema, mentre altre possono dar vita a ulteriori idee. Questo approccio aiuta a sbloccare le persone, facendole uscire dai loro soliti modi di pensare.
(Fonte: mindtools.com/brainstm.html)

Ora, però, cerchiamo di capire come funzionava il processo di brainstorming nell’idea originale di Osborn e, poi, parliamo di qualche utile “caso particolare”, per cercare di fare il più possibile nostro questo incredibile strumento creativo.

Come si fa brainstorming? Principi, regole, applicazioni.

 

Come si fa brainstorming? Principi, regole, applicazioni. 

 

I due princìpi base del brainstorming

I due principi del brainstorming, secondo Alex Osborn, sono la sospensione del giudizio e la produzione di una grande quantità di idee.

  • La sospensione del giudizio è fondamentale per stimolare la creatività e permettere ai partecipanti di esprimere idee anche al di fuori dei canoni tradizionali
  • La produzione di una grande quantità di idee massimizza le possibilità di trovare una soluzione innovativa e creativa al problema in questione.

 

Il brainstorming ha solo quattro regole...

Ecco le 4 regole del Brainstorming: 1) Produrre idee in grandi quantità. 2) Sospendere il giudizio critico. 3) Accogliere idee selvagge. 4) Combinare e migliorare le idee prodotte.

 

Brainstorming: un concetto tutto da approfondire

Per approfondire gli aspetti più tecnici del brainstorming, così come questo è stato concepito originariamente, consigliamo di approfondire l’argomento a partire dai link forniti di seguito: 

https://en.wikipedia.org/wiki/Brainstorming

Per avere esempi concreti di come usare il brainstorming, invece, suggeriamo questi due approcci, forniti da Google all’interno di video ufficiali dedicati a questo tema:

https://www.youtube.com/watch?v=z4qRwnS1wms 

https://www.youtube.com/watch?v=eJo-22lvPRI 

 

Perché il brainstorming fa bene alle aziende?

Alla luce di quanto detto fino ad ora, la risposta alla domanda dovrebbe nascere spontaneamente nella tua mente. Però, vogliamo suggerire comunque degli spunti, perché non vada perso nulla del grande potenziale racchiuso nella metodologia di brainstorming. Naturalmente, il nostro elenco è ristretto e ben lontano dall’esaurire tutte le modalità e i contesti di utilizzo del brainstorming.

In un contesto aziendale, il brainstorming può essere utilizzato per:

  • Generare nuove idee per prodotti, servizi o campagne di marketing
  • Risolvere problemi complessi che richiedono soluzioni innovative
  • Migliorare i processi interni dell'azienda
  • Sviluppare strategie di business

Inoltre, il brainstorming può aiutare a migliorare la comunicazione all'interno del team e a creare un ambiente di lavoro più collaborativo e creativo.

In particolare, vediamo in che modo si può utilizzare il brainstorming per trovare nuove idee di marketing. Ecco alcuni suggerimenti:

  • Coinvolgere il team di marketing e altre figure chiave dell'azienda nella sessione di brainstorming
  • Definire chiaramente l'obiettivo della sessione di brainstorming e il pubblico di riferimento
  • Utilizzare tecniche di brainstorming come la produzione di una grande quantità di idee, la sospensione del giudizio e la propensione ad accogliere idee "selvagge" o “estreme”
  • Valutare le idee prodotte e selezionare quelle più promettenti per essere sviluppate ulteriormente
  • Creare un piano d'azione per implementare le idee selezionate

Brainstorming: quale approccio scegliere?

 

Brainstorming: quale approccio scegliere?

Come abbiamo accennato sopra, esistono varie modalità di brainstorming e differenti approcci a questa metodologia. E di continuo si inventano nuovi modi per portare questo “sistema di generazione di idee creative” in contesti sempre nuovi e in ambienti sempre più competitivi.

Qui di seguito, forniamo una breve panoramica di quelle che sono alcune delle possibili modalità di brainstorming. Ancora una volta, l’elenco non pretende di essere esaustivo di un argomento che, come abbiamo visto, è vivo e in costante evoluzione. Qui di seguito, però, troverai degli ottimi spunti e dei buonissimi punti di partenza, per iniziare a muovere i tuoi primi passi in questo affascinante mondo fatto di creatività e nuove, potentissime idee.

  • Nominal Group Technique: I partecipanti scrivono le loro idee in modo anonimo. Un facilitatore raccoglie le idee e il gruppo vota su ciascuna di esse. Le idee vengono distillate attraverso il voto. Le idee più votate possono essere ulteriormente sviluppate in sottogruppi, che poi ritornano al gruppo principale per una classificazione finale. Questo processo di brainstorming è altamente strutturato e richiede un facilitatore esperto.
  • Group Passing Technique: In un gruppo di persone disposte in cerchio, ogni persona scrive una idea su un foglio di carta e lo passa al successivo, il quale aggiunge ulteriori pensieri. Questo processo continua finché ogni persona riceve nuovamente il proprio foglio originale, a questo punto è probabile che il gruppo abbia ampiamente sviluppato ogni idea.
  • Team Idea Mapping Method: Questo metodo si basa sull'associazione. Ogni partecipante genera idee individualmente, che vengono poi combinate in una mappa delle idee comuni. Durante questa fase di consolidamento, i partecipanti possono scoprire un'interpretazione comune del problema e generare nuove idee tramite associazioni. Una volta catturate tutte le idee, il gruppo può stabilire le priorità e/o intraprendere azioni.
  • Directed Brainstorming: Il brainstorming diretto è una variante che funziona bene quando lo spazio delle soluzioni è noto in anticipo. Ogni partecipante riceve un foglio di carta con una domanda specifica e produce una risposta. I fogli vengono poi scambiati casualmente tra i partecipanti, che sono incaricati di migliorare l'idea ricevuta sulla base dei criteri iniziali. Questo processo può essere ripetuto per tre o più round. È stato dimostrato che il brainstorming diretto aumenta notevolmente la produttività dei gruppi.
  • Guided Brainstorming: Il brainstorming guidato prevede una sessione strutturata in cui i partecipanti riflettono su un argomento specifico sotto vincoli di tempo e prospettiva. I partecipanti adottano diverse prospettive mentre contribuiscono alle idee su una mappa mentale centrale. Alla fine della sessione, emergono idee classificate per ulteriori sviluppi, ricerche e azioni future. Questo processo porta a una chiara comprensione di cosa fare dopo.
  • Individual Brainstorming: Il brainstorming individuale coinvolge la generazione di idee in situazioni solitarie. Questo può includere tecniche come la scrittura libera, la libera esposizione delle idee, l'associazione di parole e la creazione di mappe mentali. Il brainstorming individuale è spesso utilizzato in scrittura creativa ed è risultato essere più efficace del brainstorming di gruppo tradizionale.
  • Question Brainstorming: Questo processo coinvolge la generazione di domande anziché di risposte immediate o soluzioni a breve termine. Le risposte alle domande formano il quadro per la costruzione di futuri piani d'azione. Dopo la creazione della lista di domande, è possibile stabilire una priorità per raggiungere la migliore soluzione in modo organizzato.

 

Non solo brainstorming: le quattro fasi del processo creativo

Per concludere questo nostro lungo articolo dedicato al brainstorming vogliamo dare spazio anche ad altre metodologie pensate per agevolare la creatività e migliorare la produzione di idee vincenti. In particolare, vorremmo soffermarci sul lavoro di Graham Wallis, ideatore del “Processo Creativo”, da lui suddiviso in quattro fasi chiave, ciascuna con il suo scopo unico.

Ecco le quattro fasi del processo creativo: 1) Preparazione. 2) Incubazione. 3) Illuminazione. 4) Verifica.

 

Per ognuno di questi quattro stadi forniamo, di seguito, una breve descrizione, affinché tu possa provare, oltre al brainstorming, anche questo approccio alternativo alla produzione di idee.

  • Preparazione: Il primo stadio, la Preparazione, è fondamentale per il successo dell'intero processo creativo. Questa fase inizia con la chiara identificazione dell'obiettivo che stai cercando di raggiungere. Ad esempio, stai cercando di ideare un nuovo slogan accattivante o di guadagnare denaro extra? Una parte essenziale della Preparazione è la definizione di limiti chiari. Chiediti quanto denaro hai a disposizione, quale sia il tuo limite di tempo e a quale pubblico si rivolgerà la tua idea. Questi limiti ti guideranno nella fase di Verifica. Per rendere il probleoncreto, formula domande chiave. Ad esempio, "Come posso guadagnare € 1000 per finanziare due mesi di vacanza?" o "Come posso raggiungere 10.000 nuovi proprietari di gatti con una campagna pubblicitaria per le vacanze?". Se stai lavorando su un problema aziendale, considera un'analisi SWOT per valutare i vantaggi e gli svantaggi, sia interni che esterni. Inoltre, la ricerca è cruciale in questa fase. Utilizza strumenti come Google, Google Trends, Reddit e Quora per raccogliere informazioni e risposte alle tue domande. Esplora anche soluzioni esistenti per il problema.

 

  • Incubazione: Nel secondo stadio, l'Incubazione, dai alla tua mente il tempo di elaborare l'idea e fare connessioni tra tutti gli elementi raccolti nella fase di Preparazione. Questa fase può avvenire in modo passivo o attivo. Non sentirti in colpa se sembra che non stai facendo progressi durante l'Incubazione. A volte, allontanarsi da un problema per un po' può portare a connessioni inattese. Consenti alla tua mente di vagare e di riflettere sul problema.

 

  • Illuminazione: L'Illuminazione è il momento "eureka!" in cui una nuova idea inizia a prendere forma. Questo è il culmine del processo creativo, quando vedi un'idea che sembra promettente. Questi momenti di ispirazione possono arrivare all'improvviso, spesso quando meno te lo aspetti. La mente è più propensa a tali ispirazioni quando il lobo frontale non è completamente occupato. Quindi, prenditi il tempo per distogliere la mente da un problema, facendo compiti domestici o altre attività che lasciano spazio alla creatività. Durante l'Illuminazione, cerca di catturare rapidamente le idee che ti entusiasmano. Tieni un diario delle idee a portata di mano o utilizza app dedicate. Non lasciare che queste idee sfuggano, poiché spesso sono passeggere e preziose.

 

  • Verifica: Nella fase finale, la Verifica, metti alla prova le tue idee per assicurarti che soddisfino realmente i requisiti definiti nella fase di Preparazione. Questo stadio richiede oggettività e il coraggio di affrontare domande difficili. Se necessario, elimina le idee che non funzionano o cerca di adattarle per renderle efficaci. Inoltre, esamina come idee simili sono state sviluppate in passato. Impara dagli altri e migliora, se possibile, quello che già esiste. La mancanza di certezza non dovrebbe spaventarti. A volte, le idee più stravaganti possono portare a risultati sorprendenti.

 

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