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Parole che fanno la differenza. Per leggere tra le righe della strategia.
Il bias è una distorsione o un pregiudizio che influisce sul processo decisionale, sia umano che algoritmico. Nei sistemi di Intelligenza Artificiale, il bias può derivare da dati non rappresentativi o pregiudizi impliciti nei modelli.
Riconoscere e mitigare il bias è fondamentale per garantire l’equità e l’affidabilità delle decisioni automatizzate.
I Big Data sono grandi volumi di dati generati da fonti diverse, come transazioni digitali, social media, dispositivi IoT e sistemi aziendali. Caratterizzati da elevata velocità, varietà e volume, i Big Data richiedono tecnologie avanzate per essere raccolti, analizzati e utilizzati in modo efficace. Per le aziende, rappresentano un asset strategico, poiché permettono di individuare trend, ottimizzare processi, personalizzare le strategie di marketing e migliorare la customer experience. Grazie a strumenti di analisi predittiva, machine learning e intelligenza artificiale, i Big Data trasformano le informazioni grezze in insight utili per il decision-making.
Bing è il motore di ricerca di proprietà di Microsoft, utilizzato ogni giorno da milioni di utenti in tutto il mondo. Pur avendo una quota di mercato inferiore rispetto a Google, Bing si distingue per l’audience più qualificata, l’integrazione nativa con LinkedIn e le funzionalità AI evolute, tra cui la ricerca conversazionale basata su ChatGPT. Grazie a questi elementi, Bing è oggi considerato un canale strategico per le aziende B2B che desiderano generare lead di qualità, migliorare la visibilità online e presidiare nuovi spazi digitali meno saturi.
Bing Ads è la piattaforma pubblicitaria di Microsoft che consente di creare annunci sponsorizzati nei risultati del motore di ricerca Bing. Le aziende possono impostare campagne basate su parole chiave, targetizzare utenti per località, dispositivo o demografia e monitorare le performance in tempo reale. Uno dei principali vantaggi di Bing Ads è il costo per clic generalmente più basso rispetto a Google Ads, che lo rende una scelta interessante per strategie con budget contenuto o obiettivi localizzati.
Bing Copilot è l’assistente AI integrato nel motore di ricerca Bing e nei prodotti Microsoft.
Basato su modelli linguistici avanzati, fornisce risposte dirette, riassunti e suggerimenti personalizzati a partire dalle query degli utenti.
Copilot rappresenta l’evoluzione della ricerca tradizionale, orientata non solo a elenchi di link ma a risposte generate, rendendo centrale l’ottimizzazione dei contenuti in chiave SEO, AEO e GEO.
Bing Places for Business è lo strumento gratuito di Microsoft che permette alle aziende di gestire la propria presenza locale all’interno del motore di ricerca Bing. Attraverso una scheda aziendale ottimizzata, è possibile inserire informazioni utili come indirizzo, orari, contatti, sito web e foto, migliorando la visibilità nei risultati geolocalizzati e sulle mappe. Per le PMI che operano a livello territoriale, Bing Places rappresenta un canale efficace per farsi trovare da clienti e partner nelle vicinanze, rafforzando al contempo la propria reputazione online.
Il blog è una sezione di un sito web dedicata alla pubblicazione di articoli, approfondimenti o guide su argomenti di interesse per un pubblico specifico. Per le aziende, è uno strumento fondamentale per attrarre traffico, migliorare il posizionamento organico sui motori di ricerca e costruire autorevolezza nel proprio settore.
Scrivere contenuti di qualità su un blog aiuta a rispondere alle domande dei clienti, educarli su temi rilevanti e instaurare un rapporto di fiducia. Inoltre, i blog sono una fonte di contenuti condivisibili sui social media, poiché aumentano la visibilità del brand e generano interazioni significative.
Le “bolle di filtro” sono un effetto algoritmico che si verifica quando un motore di ricerca o una piattaforma online mostra contenuti personalizzati sulla base del comportamento passato dell’utente. Questo meccanismo, pur rendendo i risultati più pertinenti a livello individuale, può limitare l’esposizione a opinioni, fonti o informazioni diverse, rinchiudendo l’utente in una sorta di “camera dell’eco”. Nell’ambito del digital marketing, le bolle di filtro possono influenzare la percezione del brand e l’efficacia delle campagne di comunicazione.
Il brand è l’insieme di elementi distintivi che definiscono l’identità di un’azienda o di un prodotto, creando un legame emotivo con i consumatori. Non si limita al logo o al nome, ma comprende la percezione, i valori, la mission e la comunicazione aziendale. Un brand forte aumenta la riconoscibilità, la fiducia e la fedeltà dei clienti, diventando un asset fondamentale per il successo di un’impresa.
Il Brand Ambassador è una persona – interna o esterna all’azienda – che rappresenta il brand e ne promuove i valori, i prodotti o i servizi in modo autentico e credibile.
Può trattarsi di un dipendente, un cliente fidelizzato o una figura influente (come un content creator o un professionista di settore), scelto per la sua capacità di generare fiducia e coinvolgimento. Attraverso testimonianze, contenuti originali e interazioni dirette, il brand ambassador rafforza la reputazione del marchio e contribuisce ad ampliarne la visibilità, soprattutto sui canali digitali e social.
La brand awareness indica il livello di riconoscibilità di un marchio da parte del pubblico. Più un brand è noto e facilmente associabile a determinati prodotti, servizi o valori, maggiore è la sua presenza nella mente dei consumatori. Una strategia efficace di brand awareness combina attività di marketing digitale, pubblicità, social media e content marketing per creare un’identità forte e distinguibile. Essere riconoscibili e memorabili aumenta la fiducia dei clienti, migliora la reputazione aziendale e favorisce la preferenza del brand rispetto ai competitor.
La Brand Equity è il valore intangibile di un marchio determinato dalla percezione che i consumatori hanno di esso. Rappresenta la forza del brand sul mercato in termini di notorietà, reputazione, fedeltà dei clienti e capacità di influenzare le decisioni d’acquisto. Una brand equity elevata consente all’azienda di differenziarsi dalla concorrenza, giustificare un premium price e ridurre la sensibilità del pubblico alle offerte competitive. Costruire e mantenere una forte brand equity richiede strategie coerenti di comunicazione, esperienze di marca positive e la capacità di trasmettere valori riconoscibili e condivisibili nel tempo.