Chi si pone il problema di intercettare il mercato cinese con il digital marketing dovrebbe tenere innanzitutto ben presenti i primi passi da muovere da un punto di vista prettamente strategico. Sebbene sia geograficamente lontana e culturalmente molto diversa da noi, la Cina rappresenta oggi un mercato di potenzialità pressoché infinite e per questo è essenziale riuscire a raggiungerla utilizzando i giusti strumenti di marketing digitale.
La revisione profonda della propria strategia aziendale e la comprensione reale del mercato di riferimento rappresentano il primo passo da muovere. Conoscere i gusti e le aspettative dei consumatori cinesi, sapere quali strumenti utilizzano per individuarli e favorire le loro modalità di acquisto sono quelli che seguiranno.
Cominciamo con qualche dato preliminare:
- La Cina ha una popolazione di 1,4 miliardi di persone
- 751 milioni sono le persone connesse digitalmente sul territorio
- Mediamente, 8 potenziali clienti cinesi su 10 utilizzano il web quotidianamente
- La durata media di navigazione online quotidiana dell’audience cinese è pari a 6 ore e mezzo
- 3,26 ore al giorno sono spese navigando su dispositivi mobile
- 2 ore al giorno sono dedicate alla fruizione di social network
- La penetrazione di internet nella Cina attuale è ancora pari soltanto al 50%
Quest’ultimo dato è incredibilmente interessante perché offre un’idea della magnitudo prevista per gli anni a venire: il potenziale di diffusione del mercato digitale cinese è infatti ancora in fortissima espansione.
Parliamo ora di questioni più pratiche: quali sono i canali di marketing cui fare riferimento per espandere il proprio mercato alla Cina? In termini generali, si tratta di motori di ricerca, piattaforme di ecommerce e social media. Tuttavia, i giganti di questi settori non sono quelli che conosciamo noi.
- In Cina, il motore di ricerca più utilizzato non è Google ma Baidu (75% delle query online), mentre la grande G raccoglie solamente l’1,7% delle ricerche e, di norma, è utilizzato da stranieri che vivono in Cina
- Baidu non è soltanto un motore di ricerca, ma un vero e proprio network che offre anche altre piattaforme:
- Baidu Baike, omologa alla nostra Wikipedia
- Baidu Tieba, omologo al nostro Google Plus
Va da sé che qualunque contenuto di marketing digitale destinato al mercato cinese dovrà dunque essere calibrato, strutturato e ottimizzato per queste piattaforme, e declinato nella lingua locale.
Per quanto riguarda i social network e i sistemi di messaggistica istantanea, è poi importante ricordare che in Cina non si utilizzano Instagram, Facebook o WhatsApp o, quantomeno, non prevalentemente. Al contrario, pressoché l’intera “torta” di mercato è destinata a piattaforme locali estremamente evolute, le cui principali sono:
- Weibo: è una sorta di mix tra i più noti social network occidentali (Twitter, Facebook e Instagram) ed è utilizzatissima dalle aziende, dalle organizzazioni e persino dalle celebrità cinesi che desiderano interfacciarsi direttamente con il loro target di riferimento. Permette anche la creazione di microblog, sondaggi e condivisione di contenuti multimediali attraverso funzioni piuttosto avanzate, nonché la fruizione di real time news.
- WeChat: nata come piattaforma di messaggistica, vanta oggi funzioni molto avanzate e innovative che permettono prenotazioni di servizi più svariati, la possibilità di seguire pagine ufficiali di brand, trasferimenti di denaro, pagamenti offline e online (WeChatPay) e molto altro ancora.
Attenzione particolare dovrà poi essere destinata all’ecommerce in Cina, che è prima al mondo per questo settore già dal 2013: ad oggi, un cinese su due visita e acquista presso store online almeno una volta al mese.
Nuovamente, non dovremo fare riferimento alle piattaforme più conosciute in Occidente quanto piuttosto a:
- Tmall e JD: equivalenti cinesi del colosso Amazon, e in grado di fatturare centinaia di miliardi di dollari l’anno
Infine, qualche consiglio pratico. Per espandersi in Cina, bisognerà rivalutare una serie di fattori culturali e sociali, i cui più importanti sono:
- Il brand o product name: dovrà essere facile da pronunciare, ricordare e non avere alcun significato o riferimento negativo nelle lingue locali
- Il calendario: le festività e celebrazioni cinesi sono molto diverse dalle nostre e l’agenda delle attività dovrà dunque essere declinata di conseguenza
- I colori: hanno un significato molto preciso in Cina, e dovranno dunque essere considerati con la massima attenzione
Siete pronti per il Sol Levante?