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Parole che fanno la differenza. Per leggere tra le righe della strategia.
Nel marketing, la Reach indica il numero totale di persone uniche esposte a un contenuto, un messaggio pubblicitario o una campagna in un determinato periodo di tempo.
È una metrica fondamentale per valutare l’ampiezza della diffusione di un contenuto, soprattutto nei canali digitali e social. A differenza dell’impression, che misura quante volte un contenuto viene visualizzato (anche dallo stesso utente), la reach si concentra sul numero effettivo di utenti raggiunti, aiutando a capire l’effettiva copertura del messaggio e la sua capacità di generare visibilità.
Il remarketing è una tecnica di advertising digitale che permette di raggiungere nuovamente utenti che hanno già visitato un sito web o interagito con un brand, ma senza completare una conversione. Grazie a cookie e pixel di tracciamento, le aziende possono mostrare annunci personalizzati su piattaforme come Google e i social media, mantenendo vivo l’interesse e incentivando il ritorno. Per le PMI è uno strumento efficace per aumentare le probabilità di vendita, migliorare il ROI e rafforzare la relazione con i potenziali clienti.
Il reputation management è l’insieme delle attività volte a monitorare, proteggere e migliorare la percezione di un brand online. Include la gestione delle recensioni, la cura delle menzioni sui media e la capacità di intervenire in caso di crisi reputazionali. Nell’era degli LLM, diventa ancora più strategico: la reputazione digitale influisce direttamente su come le AI descrivono prodotti e servizi nelle loro risposte.
Il retargeting è una strategia di marketing digitale che consente di mostrare annunci mirati a utenti che hanno già interagito con un brand, visitato un sito o compiuto un’azione specifica. Attraverso cookie e strumenti di tracciamento, le aziende possono “riconnettersi” con questi utenti sui social o sul web, stimolandoli a completare il percorso di conversione. Per le PMI è una leva efficace per aumentare il ROI, rafforzare la brand awareness e ridurre l’abbandono del funnel.
Le reti neurali sono modelli di calcolo ispirati al funzionamento del cervello umano, utilizzati per riconoscere schemi complessi nei dati. Composte da nodi interconnessi (neuroni), elaborano informazioni in modo gerarchico.
Queste strutture sono fondamentali per applicazioni come il riconoscimento delle immagini, l’elaborazione del linguaggio naturale e la guida autonoma.
Revenue Operations (RevOps) è un modello organizzativo che integra in modo trasversale i team di marketing, vendite e customer success con l’obiettivo di massimizzare la crescita dei ricavi. Si basa su processi condivisi, tecnologie unificate (es. CRM, marketing automation) e KPI comuni lungo l’intero ciclo di vita del cliente. Il modello RevOps migliora l’efficienza operativa, riduce i silos informativi e favorisce una visione unificata delle performance, contribuendo a rendere le strategie go-to-market più efficaci e misurabili.
La roadmap è un piano strategico che definisce obiettivi, attività e tempistiche per guidare lo sviluppo di un progetto nel tempo. Funziona come una mappa operativa che permette di visualizzare le fasi di lavoro, le priorità, le risorse coinvolte e le eventuali dipendenze tra le attività. In ambito digitale, le roadmap vengono utilizzate per pianificare il rilascio di nuove funzionalità, l’evoluzione di un prodotto, l’implementazione di una strategia o il processo di adeguamento normativo. Una roadmap ben costruita facilita il coordinamento tra team, aumenta la trasparenza e consente di monitorare l’avanzamento verso gli obiettivi, trasformando la visione strategica in azione concreta.
Il ROI (Return on Investment) è un indicatore finanziario che misura il rendimento di un investimento rispetto ai costi sostenuti. Nel marketing, il ROI aiuta a valutare l’efficacia delle campagne pubblicitarie e delle strategie digitali, fornendo dati chiari sull’impatto economico delle azioni intraprese. Un ROI positivo indica che un investimento sta generando valore per l’azienda.
Lo screen reader è un software assistivo che consente alle persone non vedenti o ipovedenti di interagire con i contenuti digitali, traducendo testi, elementi grafici e strutture delle pagine web in output vocali o braille. Analizza il codice della pagina e fornisce una lettura lineare delle informazioni, seguendo un ordine logico definito dal markup. Per questo motivo, una corretta struttura semantica e l’uso di alternative testuali sono fondamentali per garantire un’esperienza accessibile. Gli screen reader rappresentano uno strumento chiave per l’inclusione digitale, rendendo il web fruibile anche a chi non può affidarsi alla vista.
La SEO, acronimo di Search Engine Optimization, è l’insieme di strategie e tecniche volte a migliorare il posizionamento di un sito web sui motori di ricerca come Google o Bing. Un buon lavoro di SEO permette a un sito di essere trovato più facilmente dagli utenti, aumentando la visibilità online e attirando traffico organico qualificato.
Le attività SEO includono l’ottimizzazione dei contenuti con l’uso di parole chiave pertinenti, il miglioramento della struttura del sito, l’aumento della velocità di caricamento e l’acquisizione di link da fonti autorevoli. Essere ben posizionati sui motori di ricerca non solo incrementa la visibilità, ma rafforza anche la credibilità e l’autorevolezza del brand nel proprio settore.
La SEO locale è l’insieme di strategie e ottimizzazioni volte a migliorare la visibilità di un’attività nelle ricerche geolocalizzate su Google e altri motori di ricerca. È particolarmente utile per negozi, ristoranti e aziende con una sede fisica, poiché consente di intercettare utenti che cercano prodotti o servizi nelle vicinanze.
Un’efficace strategia di SEO locale include la gestione di Google My Business, l’ottimizzazione del sito web con parole chiave geolocalizzate e la raccolta di recensioni online per migliorare la reputazione e il posizionamento nei risultati di ricerca.
La SERP (Search Engine Results Page) è la pagina dei risultati generata da un motore di ricerca in risposta a una query dell’utente. Oltre ai link organici, può includere annunci sponsorizzati, box con risposte dirette, immagini, video e altri contenuti multimediali. La struttura e la composizione della SERP variano in base all’intento di ricerca e all’algoritmo del motore utilizzato. Essere visibili nei primi risultati della SERP è uno degli obiettivi principali delle strategie SEO e SEM.